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Piante officinali
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Ruta

ruta

Ruta (Ruta graveolens)

Famiglia Rutacee

RUTA (Ruta Graveolens).

FAMIGLIA: Rutaceae.
HABITAT: arbusto sempreverde di taglia medio-bassa comune in molti paesi del bacino del Mediterraneo, ma anche in Cina e in India.
PARTE TOSSICA: la pianta intera.
COMPOSIZIONE CHIMICA: olio essenziale, acidi organici, tannini.
TOSSICITÀ: assolutamente controindicata in gravidanza perché può provocare aborto. L'intossicazione si manifesta con nausea, vomito, dolori addominali e spesso diarrea. Non si tratta in genere di intossicazioni mortali.
È una pianta erbacea perenne dall’aspetto di piccolo cespuglio. Alta fino a 80 cm, presenta la parte inferiore del fusto lignificata e foglie decorative bi o tri-fogliate di colore verde-grigio. La fioritura si verifica tra giugno ed agosto come una piccola ombrella formata da più elementi di colore giallo-verdastro. L’odore, assolutamente caratteristico che la pianta emana la fanno distinguere facilmente dall’assenzio, con cui viene occasionalmente confusa. I frutti sono delle capsule tetra o penta-lobate contenenti semi brunastri, grossolanamente verrucosi. Le foglie della ruta sono usate, in piccola quantità, come aromatizzante nei liquori a preparazione industriale o domestica. La pianta è considerata tossica per il suo contenuto in furocumarine e rutarine e per gli alcaloidi chinolonici presenti nell’olio essenziale che da essa si estrae.
È sconsigliabile toccare la pianta a mani nude per la possibilità di riportarne arrossamento, gonfiore e vesciche. L’ingestione provoca invece irritazione grave delle mucose dell’apparato digerente, talvolta associati a danni anche irreversibili dei reni e del fegato.